sabato 14 aprile 2012

Testi riflessivi sulla droga

A voi i ragazzi di IIIA, nei panni di giornalisti!


Qui la raccolta dei testi: sotto i testi, pubblicati mano a mano che i ragazzi li hanno scritti.


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Droghe e alcol: conosciamoli più da vicino

Droghe e alcol, come sappiamo, sono i cosi detti “nemici dell’adolescenza e degli adolescenti"; infatti, secondo diversi studi, causano danni irreversibili al cervello, interferendo ,in particolar modo, sui neuro-trasmettitori cioè quelle sostanze che permettono alle nostre cellule celebrali di funzionare correttamente, compromettendone, appunto, il suo regolare funzionamento. L’uso di queste sostanze portano danni a livello psichico e accelera la comparsa di malattie terribili, come l’ictus, gli aneurismi e molti altri.
L’uso di cocaina, ad esempio, modifica la corteccia prefrontale tanto da provocare crisi psicotiche come la schizofrenia paranoica; mentre le droghe “leggere” come la Cannabis, interrompono le connessioni neuronali, alterando ,gravemente, la sfera emozionale.
L’abuso di droghe può provocare, nel cervello, danni simili all’ Alzheimer. I neuro-chirurgici che operano giovani pazienti che fanno uso di droghe, trovano solchi nel cervello, come quelli che ci sono nel cervello degli anziani, cellule bruciate.
L’alcol colpisce, come le droghe, diverse parti del cervello come la corteccia orbito-frontale, l’amigdala e l’ippocampo, aree della memoria e delle funzioni cognitive. In Italia, si inizia a bere alcol dagli undici anni causando la dipendenza. In Veneto, oltre 300 adolescenti all’anno, vanno in coma. In poche parole, l’uso di alcol e droga negli adolescenti è, purtroppo, in crescente aumento. Oltre ad esserci danni diretti per esempio malattie cardiovascolari e al danneggiamento dei vasi sanguigni determinando l’aumento di ictus,
droghe e alcol, causano anche danni indiretti che sono quelli dell’apprendimento e della memorizzazione, provocando l’incapacità di reazioni a stimoli esterni e l’incapacità del regolare i nostri comportamenti, quindi questi elementi, modificano la personalità della persona, bruciano importanti aree celebrali come le aree che attivano il piacere (fame, la riproduzione, il sonno, la veglia…) e le aree che regolano il modo di agire a situazioni eterne quindi, il ragazzo, si trova in situazioni di squilibrio tra funzioni che lo spingono al piacere e funzioni che dovrebbero contenere queste pulsioni.
Anche se, queste aree del piacere, potrebbero essere stimolate in altro modo: un esempio è lo sport o la musica, che possono creare interesse al ragazzo evitando di “dirottarlo” verso strade sbagliate.
In questo caso, è necessario l’intervento della famiglia, della società e della scuola; è necessario, anche, sapere quando i giovani cominciano ad assumere droga e alcol attraverso test; questo metodo è molto efficace, perché questi meccanismi di prevenzione possono essere, facilmente, messi in atto.

Costanza Testa

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In questi tempi, la droga è un problema molto frequente, specialmente fra gli adolescenti. Per questi ragazzi la droga è considerata come “la salvezza” in momenti difficili della vita, un modo per sfuggire dal mondo e da tutte le preoccupazioni. E, per queste e altre ragioni i giovani iniziano a drogarsi.
Ma è veramente cosi? La droga dà la salvezza che le persone cercano? Aiuta a risolvere i problemi della vita?

Sicuramente no, perché le sostanze stupefacenti non risolvono i problemi, anzi, li creano portandone non solo a se stesso, ma anche alla famiglia.

Molte persone pensano il contrario perché forse all’inizio, la droga porta fuori dal mondo, non sapendo, però, che questo effetto dura all’incirca mezz’ora. Dopo quell'attimo di sballo artificiale, la persona passa da una massima euforia ad un momento di totale angoscia e depressione: ed è qui che per poter stare di nuovo bene se ne assume ancora. E' un circolo vizioso: facendo così, non solo non si risolve alcun problema, non solo se ne creano altri, ma si corre anche il rischio di morte.

Ogni volta che si assume la droga, infatti, il corpo, la volta successiva ne chiede sempre di più. Questo provoca dipendenza dalla quale è difficile uscire e si può arrivare solo ad un compromesso: farsi aiutare da persone competenti. Se si riesce a capirlo in tempo forse c’è una qualche speranza di salvezza, altrimenti si arriva inevitabilmente a perdere ogni tipo di contatto con il mondo. Anche le persone che all’inizio provano di tutto e “subiscono”ogni atteggiamento del tossicodipendente, arrivano poi al punto di rinunciare. E’ così che si arriva, spesso, purtroppo alla morte, devastati da queste sostanze.

In conclusione si può affermare con assoluta certezza che la vita è bella e troppo breve per sprecarla rovinandosela.

Daniele Giustiniani
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Oggi, droghe e alcool fanno parte della vita quotidiana, soprattutto nei giovani. 
Secondo molti studi, il cervello subisce molti danni a seguito dell'abuso di droghe e alcool, in particolare sui neutro-trasmettitori, sostanze che permettono alle cellule celebrali di funzionare correttamente. 

La droga inizialmente causa un effetto di benessere, ma solo per i primi 10 minuti, trascorsi i quali si ritorna allo stato di prima, se non peggio. 
Non lo sballo, ma ben altri sono gli effetti della droga: alcool e droghe portano danni a livello psichico e accelera la comparsa di malattie terribili, come l’ictus, gli aneurismi e molti altri. La cocaina, droga diffusissima oggi, per la facilità di assunzione, modifica la corteccia prefrontale, da provocare così schizofrenia paranoica, mentre le così dette droghe "leggere" come la Cannabis, interrompono connessioni neurali, alterando la sfera emozionale. L'utilizzo di droghe può provocare danni simili all'Alzheimer. I neuro- chirurgici che operano gli adolescenti, i quali fanno uso di droghe trovano cellule bruciate. L'alcool, come la droga, colpisce alcune zone del cervello, ad esempio la corteccia orbito-frontale, l'amigdala e l'ippocampo. In Italia, si inizia a bere alcool dagli undici anni, così da provocare indipendenza. L'utilizzo di alcool e droghe sta aumentando sempre di più nei giovani. Queste sostanze, oltre a provocare malattie cardiovascolari e il danneggiamento dei vasi sanguigni, provocano anche ictus, difficile apprendimento e memorizzazione. Droghe e alcool bruciano importanti aree celebrali, come ad esempio aree che determinano il piacere (fame, sonno...) e aree che regolano il modo di agire. 

Cosa potrebbe spingere i ragazzi a bere o a drogarsi?Ma perché molti di loro si drogano? Difficile dare una risposta univoca: tuttavia, spesso per il semplice fatto di essere depresse, o nel caso dei giovani, per mostrarsi più grandi, o inìfine per problemi familiari. E così molti di loro non si accettano più per quello che sono e decidono di risolvere i loro problemi drogandosi e bevendo. 
In questo mondo dove tutti vanno di fretta, bisognerebbe parlare con i ragazzi, cercare di aiutarli nei loro problemi e non abbandonarli all'alcool e alle droghe

Ilaria Tolomei

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La Droga

La droga cos' è? Cosa siamo noi? Noi siamo schiavi della società, siamo schiavi di un mondo che non ci accetta e la droga forse è solo la strada del paradiso, in un paradiso dove tutti veniamo accettati, dove siamo in simbiosi col mondo e con la nostra mente... La droga ha avuto un grande impatto nei anni 60/70 con l'importazione della cocaina dalla Colombia in America. In quegli anni tutti si facevano, anche i più famosi, la musica ormai parlava solo di "sesso, droga e rock'n'roll". I cantanti assumevano gli acidi cioè LSD, marijuana, cocaina e così via...La usavano per le loro creazioni, per le loro poesie, per poi cantarle sul palco. Loro usavano la droga per entrare in unaltro mondo, per toccare i confini della realtà, per essere felici. Possiamo citare Jim Morrison, il "Re Lucertola"colui che venerava la morte e gli acidi: per lui erano come caramelle... si faceva per avere ispirazione, per sballarsi oppure per non essere solo. Ricordiamoci anche di Janis Joplin la grande donna con la voce potente, lei si drogava perchè si sentiva sola,perchè non aveva amore...
Ora potremmo continuare a citare tante rock star, ma arriviamo al dunque: tutti questi personaggi sono morti tutti quanti per overdose a 27 anni. La droga non era loro amica come pensavano, ma come diceva J.Morrison "la droga è il biglietto per il divertimento, ma il costo è la vita" perciò la droga era un istante, un attimo che toglieva anni di vita. Passati questi anni di grande rock arriviamo nei anni 90, che la musica principale era il Rap, la musica della strada, che denunciava la vera vita, che parlava di soldi, donne, corruzione e droga. I grandi rapper nelle loro canzoni parlavano della loro vita e quant' è stata difficile la strada per cambiare direzione. Prendiamo ad esempio Eminem, ragazzo cresciuto nei ghetti di Detroit da madre eroinomane e senza padre, perciò si può ben capire che direzione prese la sua vita anzi si può capire anche dal suo naso consumato dalla cocaina. Lui è riuscito a salvarsi ma ora potremmo anche dire che conduce una vita normale?
Ho voluto ripercorrere un pò la storia della droga o forse della musica, ma solo per dirvi che le persone di allora e di oggi hanno i loro problemi. I ragazzi di adesso spesso a 11 anni iniziano con la loro prima sigaretta per farsi vedere grandi magari, a 14 anni il primo tiro di marijuana per poi finire per distrugersi da soli con tutte le droghe che ci sono in giro: oggi basta solo entrare in una discoteca per avere una pasticca di exstasy. Anche solo le sigarette possono distruggere una persona,bloccano i polmoni con il catrame, la nostra pelle invecchia prima del tempo, anche una piccola corsa ci può portare KO!! 
Sappiate che la droga non morirà mai se noi non la ripudiamo perchè quelli che ci rimettono siamo solo noi, come diceva Jim Morrison "Eravamo in due, io e la droga, io sono morto, lei vive ancora".
Brikena Komini
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Oggi come oggi, purtroppo la droga è un problema comune a molti giovani.
Si sente spesso parlare in televisione di questo male frequente a cui i ragazzi non riescono a sfuggire…Serate in discoteca spesso finite in tragedia per colpa dell’alcool o della droga. 

La causa è forse che nell’era in cui si vive, dove tutto è permesso, la noia a volte prende il sopravvento e pur di uscire da ogni regola,gli adolescenti cercano svago nel proibito.

Iniziano a drogarsi insieme agli “amici” pensando di avere degli amici: ma non è così! Perché un vero amico non consiglierebbe mai di fare uso di stupefacenti,che altro non portano se non alla morte. La tossicodipendenza è una cosa seria, da cui non è facile uscire. Una volta entrati in questo giro, la vita va a rotoli in tutti i sensi. Problemi in famiglia, le persone che prima si avevano vicino si allontanano. Ed è qui che viene fuori il vero carattere di colui che inizialmente debole,deve farsi coraggio e trovare la forza e la voglia di farsi aiutare da persone competenti, medici che lavorano nelle comunità di recupero.

E’ solo così, con un lunghissimo periodo di tempo che si può guarire da questa “malattia”.
Non è però così scontato che, anche iniziando a curare la tossicodipendenza, si guarisca, altrimenti sarebbe un male debellato. Nonostante la grandissima informazione che c’è oggi su queste sostanze, sui loro effetti collaterali, purtroppo molte persone continuano a farne uso.

Non c’è distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, sono comunque droghe che danneggiano in modo permanente e devastante ogni uomo,ed è per questo motivo che bisognerebbe non farne mai uso nella vita.

E’ molto importante saper scegliere le amicizie e avere alle spalle una famiglia solida. Ma non è sempre così,perché a volte il detto “l’abito non fa il monaco” è vero. Si sente spesso: "Ma davvero! Era figlio di bravissime persone!"

Quindi per concludere, si può dire che bisogna solo essere se stessi e non cadere in nessuna tentazione,perché si deve credere nel futuro e sperare sempre che sia migliore!

Daniele Giustiniani
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La droga … un nome come tanti … o forse no! La droga è una delle sostanze più dannose che possano esistere … è una sostanza che rovina la vita di molti ragazzi. Ragazzi che avrebbero potuto studiare, lavorare, fare sport. Invece si ritrovano a vent’anni senza un appiglio a cui aggrapparsi … senza un futuro, ma un vuoto che riescono a colmare solo facendo uso di sostanze stupefacenti!

Ma siamo sicuri che drogandosi i problemi scompaiano? 

No!  Facendo uso di queste sostanze i problemi crescono,  si moltiplicano,  diventano barriere invalicabili! I problemi, che a volte possono apparire insuperabili, possono essere risolti … questo risulterebbe più facile sapendo di aver vicino qualcuno su cui fare affidamento! Il bisogno di droga … è come un campanello d’allarme, perché se si arriva a volerla provare per un po’ di sollievo, di respiro,di benessere pur se per poco tempo, significa che la ragione che provoca malessere sta diventando sempre più pesante, a tal punto di non poterla più sopportare. E’ proprio a quel punto, proprio quando si sta per toccare il fondo, che bisogna prendere in mano la situazione e con molta forza di volontà, risolvere ciò che più turba..! Fare uso di droghe non risolve la difficoltà, ma  riesce solo ad accantonarlo per un po’ di tempo. Dopodiché il problema  si ripresenta, forse anche più grande di prima! 

I soggetti più sensibili a questo tipo di sostanze sono naturalmente i giovani, che durante l’adolescenza sono soggetti a ansie che ai loro occhi appaiono insuperabili, ma solo parlandone e confrontandosi con qualcuno si accorgerebbero che il momento in cui si trovano non è così drammatica. I giovani, però tendono sempre di più a chiudersi in se stessi e la droga diventa l’unico spiraglio di luce! invece non è così! In quel momento,  non pensano che, una volta finito l’effetto di quella sostanza “paradisiaca” , le loro ansie e le loro paure si ripresenteranno. Pensano solo a trovare un alleviamento a quel tormento interiore che li logora . Dopo la prima volta che si è provata questa sensazione di benessere assoluto e di conforto, si ha naturalmente voglia di provare di nuovo quella sensazione, che anche se per poco, riesce a far dimenticare tutte le preoccupazioni! Ed è proprio qui che si comincia ad entrare nel circolo vizioso della dipendenza! Una volta essere diventati schiavi della droga, è molto difficile riuscire a liberarsene. La prima volta che si fa uso di queste droghe, si è sicuramente in uno stato di assoluto piacere, ma già dalla seconda volta il benessere che si prova diventa minore, fino a non soddisfare più l’esigenza di evadere dalla realtà. Una volta finito l’effetto di questa sostanza si cade in una profonda depressione che, agli occhi di quella persona,niente e nessuno può combattere, se non la droga! Questo ciclo diventa una schiavitù che obbliga al loro uso continuativo. Ormai queste persone convivono con la droga, per loro è come un punto d’appoggio, su cui possono fare affidamento ogni volta che ne hanno bisogno! Nei casi in cui, con grande fatica, si riesce a disintossicarsi, il compito più difficile da superare è quello di non ricadere in tentazione! Nei casi in cui, invece, non si riesce ad uscire dall’incubo della tossicodipendenza ci possono essere delle situazioni  estreme in cui il tormento interiore diventa ingestibile, al punto tale da ricorrere a gesti estremi come il suicidio.

Negli anni Sessanta, con l'esplodere della contestazione giovanile e la nascita di movimenti come quello hippy, l'uso della droga si è diffuso a macchia d'olio tra i giovani, diventando fenomeno di massa. È nata così una nuova cultura, o meglio una controcultura. L'assunzione avviene di solito in gruppo, con la partecipazione di tutti i componenti che vivono distaccati dalla società e dalle sue istituzioni, avendo come comune denominatore l'uso della droga. Si riuniscono e si concentrano in particolari aree, che prendono il nome di territorio della droga .In questi casi, ci si droga per farsi notare, o per ribellarsi. Questo accade nei gruppi di amici, in cui magari si vogliono fare nuove esperienze che possono sembrare apparentemente divertenti, ma che a volte riservano delle tragiche “sorprese”! Davanti ad una tentazione così forte, è difficile rifiutare, perché ci si trova davanti a due opzioni: essere considerati vili o essere considerati  dei “grandi”. Molto spesso i giovani preferiscono salvaguardare la reputazione di leader piuttosto che fare scelte sane e responsabili. Nei momenti di puro sballo non riescono a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato , pensano a divertirsi, imbattendosi, inconsapevolmente, in un vortice da cui non usciranno illesi (se ne usciranno)!

Purtroppo il problema della droga nel nostro paese è ancora molto diffuso. Sarà forse perché i giovani hanno poco spazio per condividere ansie, insicurezze e paure?  Sarà perché si ricorre troppo spesso a soluzioni drastiche? O forse perché le angosce vincono sulla ragione?

Marta Trinchieri
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La droga è una sostanza stupefacente utilizzata, in gran parte, dagli adolescenti. Essa è divisa in due grandi gruppi: le droghe leggere e le droghe pesanti che, a loro volta, si dividono in droghe naturale e sintetiche. 
Le persone fanno uso di droga per essere popolari, per sballarsi, per entrare a far parte di un gruppo e per dimenticarsi dei propri problemi. La maggior parte dei cosiddetti “drogati” hanno iniziato con un semplice “spinello”, pur essendo coscienti che lo sballo, l’euforia che si prova la prima volta non lo si prova più. E proprio per questo motivo che sono andati alla ricerca di una sostanza più forte che, in pochi istanti consuma voglie e sogni. In alcuni casi, infatti, non esisterà una seconda volta. Da un utilizzo mensile, si arriva ad un utilizzo quotidiano: la mattina, ci si sveglia pensando ai soldi da trovare per comprarla e la sera si va a dormire con lo stesso, identico pensiero, non riuscendo a farne a meno e diventandone dipendenti.
Trovo stupido andare a rifugiarsi nella droga, perché, una volta finito l’effetto, si ritorna alla normalità, di conseguenza alla noia e alla depressione di prima. Da una semplice “canna”, si può passare, tranquillamente, a droghe pesanti: capaci di "farti sentire un Dio", queste droghe sono capaci di dare massima esaltazione per un quarto d’ora per poi far cadere nella depressione e nell’angoscia più totale, creando degli sbalzi d’umore alluncinanti. 
Anche se si fosse la persona con più problemi al mondo non si deve fare uso di sostanze stupefacenti, perché, oltre ai problemi che si hanno, se ne creano altri. Studi scientifici dimostrano che perfino l’utilizzo delle “pasticche dell’universitario” creano danni irreparabili al sistema nervoso. Inoltre, una volta iniettata della droga nel nostro organismo questa, va ad infilarsi in tutte le parti del nostro corpo, portando gravi malattie, come il cancro. Viene considerata droga anche l’alcool, perché anche questo crea dipendenza.
La droga è come una mano che ti trasporta con sé e non ti lascia più, capace di far dimenticare di avere una famiglia, degli amici e una vita.

Flavia Mercuri

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