martedì 8 maggio 2012

Educare alla legalità: riflessioni IIIA

I testi che pubblico sono il frutto di questa attività descritta sul blog Arringo (cliccare QUI): a seguito della lettura del capitolo di Azzeccagarbugli nei Promessi Sposi e dopo alcuni dibattiti, i ragazzi hanno messo mano alla penna e hanno trascritto riflessioni e sentimenti.


Ecco a voi gli elaborati:





A seguito dell'incontro con Pierluigi Sanna, i ragazzi stanno di nuovo tornando sull'argomento, attraverso varie attività:


1) ATTIVITA' IN CLASSE (COLLETTIVA)
Stesura del seguente testo argomentativo:


Viviamo un momento storico difficile per il nostro stato: la politica sembra essere naufragata irrimediabilmente nella corruzione e nell’arrivismo ed essersi dimenticata della sua finalità di tutela dei diritti e dei doveri di ogni singolo cittadino. Notizie di ammanchi di denaro pubblico, di appalti truccati, di concorsi pubblici manovrati da uomini corrotti arrivano sulle pagine dei giornali o sugli schermi televisivi: tutto questo sta allontanando sempre di più i giovani dall’affezione alla politica e allo stato, sta distruggendo il senso di appartenenza e il dovere dell’impegno morale. Condividi queste affermazioni? Pensi che la politica sia veramente un servizio alla comunità o piuttosto una strada più breve per soddisfare avidità personali? Esponi in modo argomentato la tua opinione.

Testi a disposizione, come ausilio alla stesura:
  • Discorso di Pietro Calamandrei agli studenti di milano, 1955)
  • Lettera di Pertini alla madre, durante il confino a Pianosa
  • articoli Costituzione)

2) ATTIVITA' INDIVIDUALE (A CASA)
Stesura di due testi a scelta tra i seguenti:

A seguito dell’incontro con Pierluigi Sanna, prova a esprimere le tue idee e riflessioni nel modo che trovi più confacente a te (2 testi):

1. Poesie: scrivi sottoforma di poesia cosa è per te la legge e la libertà, che cosa donano agli uomini, quali beni possono arrecare alla vita degli uomini, cosa accadrebbe se non ci fossero. Usa similitudini, metafore, personificazioni, inversioni e altre figure retoriche che possono aiutarti ad esprimere quello che pensi. Puoi usare, se vuoi, il verso spezzato di Ungaretti e degli ermetici, in modo da dare più risalto ad alcune parole.

2. Prosopopea: consiste nel far parlare un oggetto inanimato. Immagina di far vivere la nostra costituzione! Cosa direbbe ai giovani di oggi? Cita alcuni articoli (soprattutto 1-12). Puoi svolgerla sia come poesia che come prosa.

3. Siedi in Assemblea Costituente: stai finalmente per mettere nero su bianco i diritti del popolo italiano, appena uscito dalla dittatura fascista. Stai per mettere fine ad un’età di soprusi e di angherie. Stai per gettare le basi di un’Italia migliore. Descrivi i tuoi pensieri, paure, speranze, usando le tecniche narrative apprese quest’anno (monologo, DIL, descrizioni –primo piano, carrellata, zoom-)

4. Scrivi un dialogo tra due giovani, uno dei quali afferma che la politica è corrotta e basta e uno che sostiene la tesi opposta. Usa i principi del testo argomentativo e i connettivi logici all’interno delle battute.



Prof. Galizia

1 commento:

Anonimo ha detto...

TESTO SULLA LEGALITA’
“Oggi sono qui seduto di fronte alle pagine che cambieranno la storia dell’Italia, che cambieranno la vita degli uomini, che cambieranno il futuro delle nuove generazioni. Mi sembra un sogno finalmente diventato realtà, essere libero, avere dei diritti e poter fare ciò che voglio senza rischiare la vita. Stiamo per mettere nero su bianco i diritti del popolo italiano, appena uscito dalla dittatura fascista. Stiamo per mettere fine ad un’età di soprusi e angherie. Stiamo per gettare le basi di un’Italia migliore.
Finalmente i nostri figli potranno vivere la loro adolescenza come un vero ragazzo dovrebbe avere. Potranno vedersi ogni giorno e andare a giocare, senza che nessuno glielo impedisca. Tutti potranno frequentare le stesse scuole e tutti potranno studiare insieme. Potranno divertirsi, giocare, scherzare. Chi gli vieta questa libertà? Nessuno ormai. Sono liberi di fare ciò che vogliono. Urlare, piangere, sorridere. Sono liberi di sognare, di sbagliare. Provare qualsiasi sentimento non è vietato. Siamo tutti liberi di provare dei sentimenti, da adesso. Possiamo riunirci nelle case dei nostri amici, senza essere arrestati o uccisi. Possiamo scrivere lettere ai nostri cari parenti che non si trovano qui, in Italia. Ma soprattutto, possiamo andare da un paese ad un altro senza alcun permesso e senza che nessuno ce lo vieti. Non posso crederci. No, non ci riesco. E’ davvero un sogno che si sta realizzando, oppure sono soltanto io che sto sognando? Ma no che dico. E’realtà questa! Forse perché per tanto tempo siamo stati abituati a vivere senza comunicare con quello che ci stava accanto, senza riunirci nelle case dei nostri parenti o amici e senza poter inviare una lettera a qualcuno.
Stiamo scrivendo l’articolo 3:
‘ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.‘
Ognuno di noi ha diritto ad avere un lavoro per mantenere la propria famiglia.
Articolo 4:
‘La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.’
Eccoci qua.. Stiamo scrivendo i primi articoli che cambieranno la storia dell’Italia. Che cambieranno la storia dei futuri italiani, dei futuri nostri figli. Che cambieranno tutto.
Forse un giorno le future generazioni ci ringrazieranno per questo, o forse no. Chissà come sarà in futuro l’Italia. Migliore? Chi lo sa. E’ scritto nel destino.

Ilaria Tolomei