Andiamo avanti, dunque, con il nostro percorso.
Cominciamo con alcuni video di introduzione:
(ATTIVITA': prendere appunti)
2) effetti della cocaina:
(ATTIVITA': prendere appunti)
PAUSA: mettiamo nero su bianco i nostri pensieri, facciamo un attimo di riflessione, nel linguaggio, scritto o grafico, di quello che stiamo provando. In sottofondo, che ne dite di?
(ATTIVITA': ascolto)
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Lascio a voi ragazzi la libertà di scegliere quali altri video significativi inserire in questa prima fase di informazione: tenete conto che l'argomento è tutt'altro che semplice. Parlare di droga senza cadere nel buonismo da una parte o nelle immagini shockanti dall'altro è veramente molto difficile. Ma a che pro dire semplicemente "Guarda che è cattiva e fa male" o peggio ancora mostrare immagini terrificanti? Cosa si capiremmo in più in entrambi i casi? Non perdiamo quindi di vista che lo scopo di questo lavoro è quello di informarci e di informare gli altri ragazzi.
Segnalate, quindi, i video che ritenete adatti ad un pubblico adolescente, materiali capaci di informare senza essere superficiali o necessariamente traumatizzanti.
Trovati spot o video adatti, segnalateli pure qui in calce o (in qualità di autori) aprite un vostro post, firmandovi con nome e classe.
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4) Riflettiamo attraverso altri codici:
una poesia di Riccardo Mannerini, scritta tra gli anni '80 e '90, dal titolo "Eroina", con molto punti di contatto con la testimonianza di Francesco:
(ATTIVITA': lettura e riflessione sul testo; musiche in sottofondo)
EROINA
(Riccardo Mannerini)
Come potrò dire a mia madre che ho paura? La vita, il domani, il dopodomani e le altre albe mi troveranno a tremare mentre nel mio cervello l’ottovolante della critica ha rotto i freni e il personale è ubriaco. Ho paura, tanta paura, e non c’è nascondiglio possibile o rifugio sicuro. Ho licenziato Iddio e buttato via una donna. |
La mia patria
è come la mia intelligenza: esiste, ma non la conosco. Ho voluto il vuoto. Ho fatto il vuoto. Sono solo e ho freddo e gli altri nudi ridono forte mentre io striscio verso un fuoco che non mi scalda. Guardo avvilito questo deserto di grattacieli e attonito vedo sfilare milioni di esseri di vetro. Come potrò dire a mia madre che ho paura? |
La vita,
il suo motivo, e il cielo e la terra io non posso raggiungerli e toccare… Sono sospeso a un filo che non esiste e vivo la mia morte come un anticipo terribile. Mi è stato concesso di non portare addosso vermi o lezzi o rosari. Ho barattato con una maledizione vecchia ma in buono stato. Fu un errore
Non desto nemmeno
più la pietà di una vergine e non posso |
godere il dolore
di chi mi amava. Se urlo chi sono, dalla mia gola escono deformati e trasformati i suoni che vengono sentiti come comuni discorsi. Se scrivo il mio terrore, chi lo legge teme di rivelarsi e fugge per ritornare dopo aver comprato del coraggio. Solo quando scadrà l’affitto di questo corpo idiota avrò un premio. |
Sarò citato di monito a coloro che credono sia divertente giocare a palla col proprio cervello riuscendo a lanciarlo
oltre la rigache qualcuno ha tracciato
ai bordi dell’infinito. Come potrò dire a mia madre che ho paura? Insegnami, tu che mi ascolti, un alfabeto diverso da quello della mia vigliaccheria. |
E questa la versione musicata da De André, nel 1992. Il cantico dei drogati:
(ATTIVITA': semplice ascolto e STOP! :-) )
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A voi adesso la parola, in qualsiasi forma vogliate.
Cosa vi ha colpito, cosa vi ha fatto riflettere, cosa pensate vi sia rimasto dentro, cosa sentite la necessità di condividere con gli altri, cosa vi è sembrato banale e sciocco, cosa invece troppo forte, cosa direste agli adulti e cosa ad un vostro coetaneo...
Riflettete e trovate voi la forma adatta per il vostro sentire.
Prof. Galizia
3 commenti:
Per problemi tecnici, pubblico io per Testa Costanza IIIA:
Droghe e alcol, come sappiamo, sono i cosi detti “nemici dell’adolescenza e degli adolescenti; infatti, secondo diversi studi, causano danni irreversibili al cervello, interferendo ,in particolar modo, sui neuro-trasmettitori cioè quelle sostanze che permettono alle nostre cellule celebrali di funzionare correttamente, compromettendone, appunto, il suo regolare funzionamento. L’uso di queste sostanze portano danni a livello psichico e accelera la comparsa di malattie terribili, come l’ictus, gli aneurismi e molti altri.
L’uso di cocaina, ad esempio, modifica la corteccia prefrontale tanto da provocare crisi psicotiche come la schizofrenia paranoica; mentre le droghe “leggere” come la Cannabis, interrompono le connessioni neuronali, alterando ,gravemente, la sfera emozionale.
L’abuso di droghe può provocare, nel cervello, danni simili all’ Alzheimer. I neuro-chirurgici che operano giovani pazienti che fanno uso di droghe, trovano solchi nel cervello, come quelli che ci sono nel cervello degli anziani, cellule bruciate.
L’alcol colpisce, come le droghe, diverse parti del cervello come la corteccia orbito-frontale, l’amigdala e l’ippocampo, aree della memoria e delle funzioni cognitive. In Italia, si inizia a bere alcol dagli undici anni causando la dipendenza. In Veneto, oltre 300 adolescenti all’anno, vanno in coma. In poche parole, l’uso di alcol e droga negli adolescenti è ,purtroppo, in crescente aumento. Oltre ad esserci danni diretti per esempio malattie cardiovascolari e al danneggiamento dei vasi sanguigni determinando l’aumento di ictus,
droghe e alcol, causano anche danni indiretti che sono quelli dell’apprendimento e della memorizzazione, provocando l’incapacità di reazioni a stimoli esterni e l’incapacità del regolare i nostri comportamenti, quindi questi elementi, modificano la personalità della persona, bruciano importanti aree celebrali come le aree che attivano il piacere (fame, la riproduzione, il sonno, la veglia…) e le aree che regolano il modo di agire a situazioni eterne quindi, il ragazzo, si trova in situazioni di squilibrio tra funzioni che lo spingono al piacere e funzioni che dovrebbero contenere queste pulsioni.
Anche se, queste aree del piacere, potrebbero essere stimolate in altro modo, un esempio è lo sport o la musica, che possono creare interesse al ragazzo evitando di “dirottarlo” verso strade sbagliate.
In questo caso, è necessario l’intervento della famiglia, della società e della scuola; è necessario, anche, sapere quando i giovani cominciano ad assumere droga e alcol attraverso test; questo metodo è molto efficace, perché questi meccanismi di prevenzione possono essere, facilmente, messi in atto.
Testa Costanza IIIIA
Nei giorni d'oggi, droghe e alcool fanno parte della vita quotidiana, soprattutto nei giovani. Secondo molti studi, il cervello riceve molti danni dopo l'abuso di droghe e alcool, in particolare sui neutro-trasmettitori, sostanze che permettono alle cellule celebrali di funzionare correttamente. Perché molte persone si drogano? Per il semplice fatto di essere depresse, o nel caso dei giovani, per mostrarsi più grandi. La droga, per i primi 10 minuti, causa un effetto di benessere, ma trascorsi quei pochi minuti, si ritorna allo stato di prima, se non peggio. Alcool e droghe portano danni a livello psichico e accelera la comparsa di malattie terribili, come l’ictus, gli aneurismi e molti altri.
La cocaina modifica la corteccia prefrontale, da provocare così schizofrenia paranoica; mentre le così dette droghe "leggere" come la Cannabis, interrompono connessioni neurali, alterando la sfera emozionale. L'utilizzo di droghe può provocare danni simili all'Alzheimer. I neuro- chirurgici che operano gli adolescenti, i quali fanno uso di droghe trovano cellule bruciate. L'alcool, come la droga, colpisce alcune zone del cervello, ad esempio la corteccia orbito-frontale, l'amigdala e l'ippocampo. In Italia, si inizia a bere alcool dagli undici anni, così da provocare dipendenza. L'utilizzo di alcool e droghe sta aumentando sempre di più nei giovani. Queste sostanze, oltre a provocare malattie cardiovascolari e il danneggiamento dei vasi sanguigni, provocano anche ictus, difficile apprendimento e memorizzazione. Droghe e alcool bruciano importanti aree celebrali, come ad esempio aree che determinano il piacere (fame, sonno...) e aree che regolano il modo di agire. Cosa potrebbe spingere i ragazzi a bere o a drogarsi? Potrebbero esserci problemi familiari, motivi personali. I ragazzi, al giorno d'oggi, non si accettano più per quello che sono. Per questo motivo risolvono i loro problemi con la droga e con l’alcool. Il problema parte dagli adulti. Se un genitore fuma, cosa che non dovrebbe accadere, suo figlio vorrebbe provare a imitarlo e sembrare più grande. Così incoraggia i suoi amici, che a loro volta, spingono altri giovani a provare e così via. E' soltanto una catena che dovrebbe essere interrotta al più presto. Bisognerebbe parlare con i ragazzi, cercare di aiutarli a risolvere i loro problemi e non permettergli di avvicinarsi a questi pericolosi divertimenti.
Ilaria e Elisa
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